Viviamo in un’epoca di rapide e continue trasformazioni all’interno della società. Siamo costretti a rimetterci spesso in discussione, avvolti in un universo in perenne evoluzione, annaspiamo quotidianamente in un oceano di dati, informazioni, novità, tendenze che si susseguono, si accavallano e alla fine si infrangono e muoiono come onde sulla spiaggia. Tratto da L’ORDINE del 11/11/2009
La musica, come l’arte in generale, puòoggi rappresentare un centro di gravità solido, un approdo sicuro per coloro che, specialmente tra i giovani, sono alla ricerca di stabilità, certezze, aspettative. Al contempo è un ambito aperto alla sperimentazione, mobile e sensibile. E tuttavia anch’essa è stata influenzata e minacciata dagli aspetti negativi della nostra epoca, dominata dalla globalizzazione. Dal ruolo dei media, alle logiche del mercato, condizionamento, disimpegno, standardizzazione rischiano di banalizzare e svilire l’importanza di ogni genere musicale, dal classico, al pop, al rock mentre al contempo aumenta la sua dirompente forza comunicativa. Il piacere del canto o la serenità che infonde l’ascolto dell’armonia dei suoni sono intimamente legati all’uomo. La nostra “sensibilità musicale” è innata. La forza immaginativa della musica penetra in noi , suscita emozioni intense, fa leva sulla nostra interiorità, come accade per le arti visive o per la poesia, che alla musica è legata sin dalle sue origini. Non si puòrimanere indifferenti di fronte ai preludi e fughe del Clavicembalo ben temperato, nelle quali Johann Sebastian Bach immette “la ricchezza della sua anima profondamente religiosa,la forza della sua fede, la versatile umanità che egli esplica”, come osservòin modo acuto il musicologo Massimo Mila nel suo saggio “Breve storia della musica”. Così come rimaniamo incantati dalla armonica fusione di aurea classicità, ingenua freschezza e turbamenti preromantici che pervadono le opere nate dal genio musicale di Wolfgang Amadeus Mozart; come non commuoversi ascoltando le Sinfonie di Ludwig van Beethoven, in particolare la Nona, capolavoro del compositore tedesco, che sintetizza il suo percorso artistico passando da toni altamente drammatici a toni di irruente vitalità, fino a raggiungere un’apoteosi di armonia e lirismo nel finale, dove le voci soliste e il coro intonano l’Inno alla gioia di Schiller. Eppure la musica sembra essere un ambito riservato a pochi specialisti, un mondo irraggiungibile. Chi va ad ascoltare concerti , di qualsiasi genere musicale, spesso avverte un senso di inadeguatezza, una mancanza di preparazione a comprenderne gli aspetti tecnici e stilistici . Il divario che separa il dilettante dall’intenditore, di chi si dedica alla musica a livello amatoriale e vorrebbe sceglierla come professione, puòtuttavia essere colmato. Ecco perché è necessario che alla musica si dia maggiore importanza e sempre maggior spazio. Dall’istruzione di base alle scuole specializzate, è necessario che la formazione musicale possa avere un’ampia diffusione. Con la riforma della scuola secondaria superiore, a partire dal prossimo anno scolastico ,dovrebbe essere istituito anche a Como presso l’Istituto Teresa Ciceri, il nuovo liceo musicale, anche se la sua realizzazione sembra essere ancora incerta. Peccato, perchè potrebbe essere fucina di ingegni, tanti giovani seguaci della Musa Euterpe, luogo dove allievi motivati potrebbero poi proseguire il loro iter di studi presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” , eccellenza nel campo dell’istruzione e della formazione. Purtroppo, costume generalizzato nel nostro paese, non ha il rilievo e la visibilità che meriterebbe. Oltre ai numerosi corsi tradizionali, le iniziative del Conservatorio spaziano dai concerti del “Sabato in Musica”, a laboratori, seminari, conferenze, che offrono la possibilità, sia a livello professionale che amatoriale, di accostarsi al magico universo musicale in base alla preparazione, sensibilità , gusto di ciascuno. Gli “under 30” possono aderire all’iniziativa di “Musica in Rete”,- realizzata in collaborazione con la Regione, la Provincia, vari comuni, enti ed associazioni- che offre percorsi formativi gratuiti ai giovani desiderosi di trasformare la passione per la musica in una vera professione. C’è poi la possibilità, sia per gli allievi che per tutti i cittadini, di tesserarsi gratuitamente e accedere al prestito di una straordinaria raccolta di spartiti, libri e CD. Ben vengano le borse di studio , come quelle che oggi verranno consegnate dall’Inner Wheel di Como presso la Sala Bianca del Teatro Sociale a due meritevoli allieve del Conservatorio, che studiano rispettivamente fagotto e pianoforte, Anna Gravina e Miriam Rigamonti. “Senza musica, la vita sarebbe un errore”, affermava Nietzsche. Vista la triste vicenda dell’Autunno Musicale, cerchiamo di evitare altri sbagli che potrebbero davvero minare la vita culturale della nostra città.