Ringrazio Rosa Elisa Giangoia per questa intervista, lettura delle mie poesie e pubblicazione di alcune di esse dai miei libri sulla rivista letteraria on line BOMBA CARTA N. 73 del mese di marzo. Qui pubblico l’editoriale, il resto al link. Buona lettura!
https://bombacarta.com/wp-content/uploads/2020/03/LiV-n.73-LAURA-GARAVAGLIA.pdf
EDITORIALE
La poesia, fin dalle sue origini, non è mai stata un’arte isolata, ma ha sempre stretto rapporti
con altre manifestazioni della creatività umana e realizzazioni dell’intelligenza, nei tempi più
antichi, in particolare con la musica. Le arti infatti non conoscono sbarramenti, non sono ambiti
chiusi, ma vivono di affinità e di corrispondenze, pur servendosi di strumenti diversi: la parola
per la poesia, il suono per la musica, il colore per la pittura, il movimento per la danza, le forme
per la scultura e, insieme al calcolo, per l’architettura. Naturalmente, come documenta la lunga
storia della nostra tradizione, la relazione tra le arti potenzia la loro forza espressiva: le parole
si avvalgono della musica, le immagini trovano correlazione nelle parole e nella musica,
accompagnata dal canto e dalla danza. Già nel VI secolo a.C. Simonide di Ceo disse che «la
pittura è poesia e la poesia è pittura parlante», concetto ripreso da Orazio nel famoso «ut pictura
poesis» (Ad Pisones, 361).
Antico è anche il rapporto tra la poesia e la cultura scientifica, fin da Le opere e i giorni di
Esiodo, passando poi alle Georgiche di Virgilio, in cui la scienza si intreccia alla filosofia in
thélos con il De natura rerum di Lucrezio, per passare poi alle sintesi culturali medievali che
trovano il loro culmine nella Commedia dantesca in cui confluisce tutto il saper del tempo,
esposto nella più alta, efficace e compiuta espressione poetica.
In seguito, progressivamente è avvenuta in letteratura la separazione tra il “sapere” e il
“creare”, il primo affidato alla prosa con l’affermarsi dei nuovi generi del saggio e del trattato,
il secondo, ben saldo nella poesia, nella prosa narrativa, nel teatro… Solco accentuatosi nella
cultura illuministica del Settecento, che, però, la sensibilità simbolista del Decadentismo ha
cercato di fronteggiare e superare con la penetrante lettura della natura fatta da alcuni poeti, in
particolare Verlaine, che ne hanno colto gli elementi come misteriosamente rivelatori di verità.
Con il grande incremento che le conoscenze scientifiche hanno avuto dalla fine
dell’Ottocento e soprattutto nel Novecento, il divario tra la cultura umanistica con la
conseguente creazione artistica e la cultura scientifica con tutte le sue applicazioni tecnologiche
è venuto enormemente ampliandosi.
Ma ci vorranno «due teste, due cervelli, come certi granchi che si nascondono sotto le
pietre…» quali quelle che si sentiva Leonardo Sinisgalli, a lungo combattuto tra il suo cuore
d’artista e la sua mente portata alle scienze fisico-matematiche, per riproporre in Italia il tema
delle “due culture” che troveranno ampio dibattito nella rivista “Civiltà delle macchine”.
Negli ultimi decenni le realizzazioni della tecnologia sono entrate in modo sempre più
incisivo e coinvolgente nella vita delle persone con implicazioni rilevanti anche nella sfera
comunicativa, emotiva e relazionale, allargando le possibilità di acquisizioni e di conoscenze
in modo enorme e ampliando senza limiti l’orizzonte individuale in tutti gli ambiti. Nello stesso
tempo l’intreccio tra quelle che venivano identificate come le “due culture” è venuto
infittendosi per il fatto che molte persone dotate di una formazione culturale di ambito
scientifico si dedicano sempre più alla produzione artistica in campi diversi, in particolare in
quello musicale, anche se molti sono gli esempi di quanti si impegnano nella poesia, per cui è
nata una rinnovata sensibilità ed attenzione alla realtà della nostra attuale situazione culturale.
A tutto questo ha dedicato la sua attenzione una poetessa sensibile e attenta come Laura
Garavaglia che ha progressivamente polarizzato sulla matematica l’interesse della sua poesia,
come testimonia questo nuovo numero di LETTERA in VERSI che offriamo ai nostri lettori.
Rosa Elisa Giangoia