Silvio Raffo, oltre ad una “esperta quanto assoluta felicità dell’espressione letteraria”, come ha ben osservato una della maggiori poetesse contemporanee, Maria Luisa Spazani, ha anche la capacità di coinvolgere totalmente il pubblico presente agli incontri di letteratura ai quali partecipa come relatore.Sarà per la sua innata verve, per la profonda cultura mai ostentata, ma rielaborata in modo personale, tanto da fare partecipe chi ha la fortuna di parlare con lui di una ricchezza interiore che coinvolge ed appaga ogni volta. Tratto da L’ORDINE DEL 13/01/2011.
Chi ha avuto il piacere, durante una serata organizzata da La Casa della Poesia di Como nella sede del quotidiano L’Ordine nel novembre scorso, di ascoltare la sua presentazione di due grandi icone della poesia femminile, Emily Dickinson e Antonia Pozzi, potrà confermare quanto sopra scritto: in sala l’attenzione del pubblico è stata catalizzata dalle parole di Raffo, dalle citazioni in inglese di versi della poetessa americana , della quale ha tradotto tutto il corpus poetico per i Meridiani di Mondadori , dalla capacità di far rivivere in una sera, quasi fossero presenti tra il pubblico, la personalità e la poetica delle due scrittrici.Questa sera alle ore 20.30 alla Casa della Poesia di Como, presso la sede de L’Ordine in via Rovelli 4 il poliedrico autore presenterà il suo nuovo romanzo, “Eros degli inganni”, Edito da Bietti.Che Silvio Raffo abbia il dono della scrittura è noto a chi conosce e da tempo legge le sue opere. Oltre alle belle poesie in rima, ha infatti scritto romanzi tra i quali “La voce della pietra”, nel 1997, è stato finalista al Premio Strega.In questo suo ultimo libro l’autore mostra rara capacità di analisi psicologica dei personaggi unita a conoscenza del mondo degli adolescenti e del difficile momento di passaggio all’età adulta, quel varcare “la linea d’ombra”, parafrasando il titolo del famoso romanzo di Joseph Conrad, che costituisce il limite di demarcazione, oggi sempre più sfumato, tra due periodi fondamentali della vita. Una realtà, quella degli adolescenti, che l’autore conosce bene, in quanto insegna in un liceo di Varese.Il rapporto che si instaura tra un giovane, colto e enigmatico insegnante di lettere e tre suoi brillanti studenti, molto diversi tra loro per sensibilità e carattere ma accomunati da vivace intelligenza e desiderio di apprendere, diventa paradigma di quell’innato fascino carismatico che unito ad esperienza e competenza didattica e metodologica, rende alcuni docenti figure fondamentali per le scelte di vita dei loro allievi. Il romanzo inoltre fonde, in uno stile impeccabile, attento alle sfumature più sottili e nascoste dell’animo umano e ai dettagli nella descrizione di ambienti e personaggi, gli “elementi classici del romanzo psicologico” e “intreccio mistery”, come viene evidenziato in quarta di copertina.Non a caso, la scrittrice e critica scozzese Muriel Spark ha accostato la prosa di Silvio Raffo a quella di due grandi autori della letteratura americana : Henry James, che nei propri romanzi tratta spesso il conflitto tra personaggi dalla psicologia complessa e l’ambiente in cui vivono; e Edgar Allan Poe, scrittore geniale, inventore della letteratura poliziesca e del giallo psicologico.Gli incontri con Silvio Raffo e la lettura di questo suo avvincente romanzo potranno confermare una certezza che credo sia di tutti noi : cioè che “la conoscenza della letteratura”- come afferma Tvezan Todorov, uno dei più autorevoli intellettuali europei – “non è fine a se stessa, ma rappresenta una delle vie maestre che conducono alla realizzazione di ciascuno”.