Effetto Ganzfeld. Ovvero un campo di luce che appiattisce, elimina la profondità, altera la percezione visiva: sembra di essere immersi in un oceano luminoso. L’arte, ambito del visibile, è sempre stata inscindibilmente legata alla luce, tanto da poter parlare di una “cultura della luce”, secondo la definizione dell’architetto Francesco Murano docente al Master in Lighting Design del Politecnico di Milano sede di Como. Tratto da L’ORDINE del 15/10/2009
“Luce tra arte, design e architettura” sarà appunto l’argomento trattato nella tavola rotonda che si terrà oggi alle ore 17 presso la Chiesa di San Francesco, nell’ambito della XIX mostra d’ arte contemporanea “Miniartextilcosmo”, dal lirico titolo “E lucean le stelle”. Vi parteciperanno, oltre al docente sopra citato, Jaqueline Ceresoli, autrice di saggi e libri sulle arti visive contemporanee, in qualità di moderatore, il Professor Arturo Dell’Acqua Bellavitis del Politecnico di Milano. Seguiranno videoproiezioni legate al tema trattato di Jens J. Meyer, uno degli artisti espositori. La scoperta della luce elettrica ha rivoluzionato, nell’arco di un secolo, i nostri stili di vita; strade, case, vetrine, insegne e cartelloni , intere città sono oggi costellate di luci artificiali che annullano la notte in un paradiso luminoso, sia pure fittizio. Molti artisti hanno fatto di queste sorgenti di luce materiale per creare le loro opere; le straordinarie installazioni del minimalista Dan Flavin , stanze di luce realizzate con tubi al neon nella Villa Panza a Varese, quelle di James Turrell, l’ opera di grande impatto emotivo del danese Olafur Eliasson dal titolo “The weather project” esposta alla Tate Gallery di Londra – riproduce il sole all’interno della famosa galleria d’arte – o le opere dell’italiano Mario Merz, come la sequenza luminosa dei numeri di Fibonacci sulla cupola della Mole Antonelliana di Torino sono solo alcuni degli esempi della Light Art, nata negli anni ’60 negli Stati Uniti e diffusasi poi in Europa. “Gli artisti sono stati i primi a capire che la luce , oltre che in maniera strumentale, puòessere usata per suscitare emozioni.” –afferma Murano- “Noi non vediamo la luce, ma la proiezione luminosa che una sorgente produce sopra una superficie, ossia quel fenomeno chiamato in fisica luminanza. E anche se siamo immersi in essa, la vediamo per effetti, non ne percepiamo le caratteristiche intrinseche”. Per poter dunque avvertire in modo emozionale questa fonte di vita bisogna eliminare gli oggetti, in particolare quelli che presentano spigoli e che dunque hanno superfici con una luminanza più o meno intensa. Perchè se la luce è dagli artisti usata come materia prima, è la percezione umana ad essere suo medium. Nel Ganzfeld si crea un ambiente dove gli spigoli vengono arrotondati. La sfera, che rappresenta la perfezione geometrica, è il solido dove il Ganzfeld è totale. “Già l’architetto francese Etienne Louis Boulée, nel 1780, nel progettare il Cenotafio di Newton a forma di sfera, aveva intuito ciòche 200 anni più tardi James Turrell ricreerà in molte delle sue opere, dove la Light Art si fa tendenza cosmica. Il Ganzfeld viene oggi usato anche a scopo terapeutico. In alcuni aeroporti di passaggio, sono state allestite stanze dove attraverso una specie di terapia della luce si cerca di eliminare l’effetto jet lag”. L’opera d’arte non è più un semplice “schermo” dove rappresentare fenomeni fisici legati alla luce naturale, ma diventa essa stessa un emittente di fotoni ed elettroni e gli artisti creano sorgenti di luce autonome, con cui realizzare oggetti e spazi luminosi, fino a illuminare in modo creativo stanze o paesaggi. E chi ammira queste opere si trova avvolto dalla luce, la percepisce, annullando la dimensione spazio-temporale, proiettato verso l’infinito. “Gli artisti della Light Art, come tutti gli artisti, del resto, sono degli sperimentatori. Il design poi ha seguito questa tendenza, e questa corrente artistica ha avuto una grande ricaduta nell’illuminazione domestica e negli oggetti d’arredamento” conclude Murano. Sarà la luce la protagonista di questo evento. E sarà interessante ascoltare esperienze e vedere opere di coloro che hanno trovato in essa motivo di ricerca e di approfondimento per la propria professione , scintilla per la propria creatività artistica.