Yusuf, Madri, Poesia tradotte in bulgaro. Qui il link al sito della rivista on line FAKEL e la traduzione italiana:
Yusuf
Yusuf siede accanto a sua madre, il corpo riverso
[nel campo.La luce del sole ora taglia lo sguardo bambino.
Al mattino i lampi nel cielo, il boato:
forse un temporale, ma senza la pioggia
che scioglie la terra in mille rigagnoli scuri.
La guerra cancella i confini del senso.
E forse era un gioco, sua madre dormiva
le braccia incrociate sul ventre da ore
e non si svegliava.
E nella voragine nera finite
le povere cose di casa.
Yusuf non sa ancora, il padre
e il fratello uccisi lontano
oltre le dune di sangue
dall’alba al tramonto.
Sua madre narrava
racconti d’amore e di pace.
Yusuf ora attende la sua voce.
Madri
In memoria dei giovani morti durate l’attacco
terroristico a Barcellona, agosto 2017
Ti parlo da lontano con voce di donna e di madre
perché, donna e madre anche tu, capisci
[che cosa vuol direvivere senza più sognare, viaggiare nel buio del dolore.
Si, tu lo conosci, anch’io lo conosco
lo schianto che hai dentro, che ho dentro
e perdere un figlio in un giorno d’estate
se intorno stormisce la vita, la luce dilata le ore
è avere la morte vicina ma senza poterla toccare.
Si, tu non sapevi, non sapevo io
su quella strada bianca
con quanta violenza compagna di un odio ancestrale
due vite si sono annientate.
Morire a vent’anni nel sole è atroce e banale.
Tuo figlio era andato lontano
e quando è tornato sentivi,
capivi che era cambiato.
Ma tu lo sapevi e lo sapevo io
che uccidere in nome di Dio
è come scavare nel vuoto.
E tutto ora appare eccessivo e irreale.
Le stanze più amate avvolte nel buio.
Domande rimaste sospese corrodono il cuore.
Il ricordo divora ciò che resta di noi.
Poesia
A volte le parole sono occhi
guardano obliquo il mondo.
Scavano nel profondo
prospettive diverse.
A volte invece le parole
si fermano nell’aria
e non raggiungono
gli angoli della vita.
E i versi sono polvere
dentro un raggio di luce.