E’ uscito oggi il mio nuovo libro edito da puntoacapoeditrice
La presenza viva delle cose è un mannello di poesie brevi sillabate con una forza contundente che a tratti mi ha ricordato la cadenza pavesiana di Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. Un ricordo, intendiamoci, perché non c’è nessuna parentela se non l’atmosfera in cui il tratto sociale affiora e affiorano i pensieri sul dolore e sulla morte. “Siamo solo ricordi all’orizzonte / nella presenza viva delle cose”, cioè ricordi imprendibili, perché l’orizzonte se ci si avvicina si allontana e non permette d’essere vissuto, contaminato, neppure sfiorato. Dunque è così che dobbiamo guardare a questa raccolta che ha momenti di angoscia tagliente, di rimpianti amari (si leggano Yusuf e Madri) che comunque si perdono nella sospensione e “corrodono il cuore” . . .
Laura Garavaglia è una natura poetica assai complessa, che non si scioglie mai in composizioni lunghe, che non è disposta a scendere in mille particolari affidando suggestioni, esiti e misure ad alcuni dettagli che però non sono mai marginali. (Dalla Prefazione di Dante Maffia)
Laura Garavaglia, La presenza viva delle cose, edizione bilingue italiano-inglese, traduzione di Annarita
Tavani, Prefazione di Dante Maffia, pp. 56, € 12,00
ISBN 978-88-6679-232-1
Collana AltreScritture