Perché leggere poesia, oggi? Che senso ha la poesia in una realtà come la nostra dove sembra avere valore solo ciò che è effimero, dove chi non ti conosce ti chiede “che cosa fai” e non “chi sei”, come se la tua esistenza avesse significato solo in relazione a ciò che produci e non a ciò che tu senti e pensi. Tratto da L’ORDINE del 20/05/2010
A cosa serve la poesia in un mondo in balia di incertezza, instabilità , nel quale mutano gli scenari e il futuro appare incerto, minato addirittura da scontri di civiltà? Chi sono i poeti? Quegli esseri fuori dal mondo, che un po’ fanno sorridere e un po’ fanno tenerezza, secondo uno stereotipo che sa ormai di stantio? Così lontani dal nostro modo di vivere, di pensare, di affaccendarci in continuazione per accumulare sempre di più denaro, potere, visibilità e tutto ciòche oggi è ritenuto indispensabile possedere per avere l’illusione di sentirsi qualcuno perché si avverte l’angoscia di un vuoto interiore, di esserci persi in questa poliedrica realtà, di sentirci nessuno. Invece ciòche siamo sta dentro di noi, spesso soffocato da strati di inconsistente esteriorità, che lentamente, giorno dopo giorno, ci fanno morire a noi stessi. La nostra esistenza non puòavere radici profonde in quello di cui affannosamente ci circondiamo, nella speranza di esorcizzare la paura di esserci scordati chi siamo veramente.Ma cosa hanno da dirci dunque, i poeti? Perché mai dovremmo leggere i loro versi?Dobbiamo leggerli, anzitutto, perché ci aiutano a guardare oltre la mera apparenza delle cose, ci inducono a guardare dentro di noi, a recuperare quel mondo interiore che è solo e veramente nostro; ci insegnano ad apprezzare la quotidianità, le piccole cose di ogni giorno, i sentimenti sinceri, i gesti più semplici che a noi appaiono banali, scontati e che invece sono l’essenza della vita.La poesia ci aiuta a fare nostri i sentimenti, le emozioni, le idee che i poeti riescono a trasferire nei loro versi rendendoli universali. I versi dei grandi poeti varcano infatti i limiti del tempo, strappano all’oblio la nostra esistenza.Oggi la poesia attraversa momenti di crisi, ma non potrà mai morire, perché, come la filosofia, fa parte della vita stessa. E il limite tra pensare e poetare non è netto, sono attività vitali che si intrecciano continuamente; il “pensiero poetante” di Leopardi, Nietzsche, Heidegger, solo per citare alcuni celebri esempi , ci ha donato opere di straordinaria intensità poetica e filosofica. Perchè la ricerca della verità, la strada che conduce alla rivelazione dell’Essere, passa attraverso pensiero e poesia. Come afferma Gaspare Mura, riportando il pensiero di Heidegger, nel suo saggio Poesia e Filosofia “Il pensare è un cammino che parte dall’originario e va verso il cielo stellato, fissando la nostra stella come unica e inconfondibile nel firmamento popolato da miriadi di stelle. E la poesia è la forza e la speranza che ci sostiene nel cammino nell’andare verso una stella, soltanto una stella.”E poi dobbiamo leggere le opere dei grandi poeti perchè la poesia è arte; è l’arte del linguaggio, secondo una illuminante definizione di Paul Valéry. E i poeti sono dei veri artisti, che con continua sperimentazione sul linguaggio, studio e ricerca acquisiscono una tecnica e attraverso la parola trasmettono al lettore la consolazione della bellezza che nei loro versi si fa immagine, suono, melodia.In particolare,la poesia contemporanea è caratterizzata non da “attivismo di un movimento collettivo”, come è avvenuto in passato, per esempio per l’Ermetismo, ma è “lo stimolo della ricerca individuale caratterizzata da una serie di mutazioni e germinazioni formali, evolventisi persino nell’ambito dei singoli campi poetici”, come afferma Ciro Vitiello nell’Antologia della poesia italiana contemporanea (Tullio Pironti Editore).Fa riflettere il fatto che ci siano , in Italia, qualche milione di persone che scrivono versi, li pubblicano su siti internet e su blog, partecipano a concorsi di poesia che, per l’elevato numero, creano solo l’imbarazzo della scelta .Questo prova, ancora una volta, che la poesia fa parte dell’animo umano, anche se spesso ce ne dimentichiamo oberati dai mille problemi di ogni giorno. Eppure, stranamente, i lettori di poesia sono solo poche migliaia. E a pubblicare poesia non sono certo le grandi case editrici, interessate al profitto, ma spesso medi e piccoli editori, che credono nell’universalità del messaggio poetico.Una di queste piccole case editrici si trova proprio sul nostro territorio. E’ la LietoColle di Faloppio.Pubblica, da venticinque anni, poesie di grandi poeti italiani e stranieri contemporanei, ma anche raccolte di poeti minori, i versi dei quali sappiano tuttavia volare alto .Non solo: partecipa attivamente a festival della poesia in varie regioni italiane e anche all’estero.Per festeggiare cinque lustri di intensa attività editoriale e per diffondere la poesia , LietoColle con la Casa della Poesia di Como hanno organizzato per venerdì 21 alle ore 20.30 presso la sede del quotidiano L’Ordine , via Rovelli 4 una serata dal titolo “Insieme per diffondere la Poesia”, dove saranno presenti alcuni dei principali esponenti della poesia italiana contemporanea: Maurizio Cucchi, Gilberto Isella, Tomaso Kemeny, Piero Marelli, Giampiero Neri, Guido Oldani, Mario Santagostini, Gianni Turchetta.Ascoltare le loro parole, comprendere il messaggio di vita che trasmettono sarà un modo per fermarci, ascoltare , capire meglio noi stessi. Perché la poesia aiuta a vivere davvero.