Cari amici , è uscita la mia nuova raccolta di poesie, con prefazione del poeta Maurizio Cucchi.
Potete già acquistarla sul sito www.lietocolle.it e presso la libreria Meroni di Como. A breve ci sarà anche la presentazione, di cui vi comunicherò la data.
Garavaglia Laura – “Farfalle e pietre” 24 agosto 2010 ,LietoColle – Collana Aretusa
” … avevo avuto modo di leggere suoi versi precedenti nei quali si potevano ben segnalare la grazia del tocco, la semplicità sensibile, la fluidità melodica. Ma in questi nuovi testi l’autrice compie un netto progresso, si impossessa in modo più decisamente autonomo del mezzo, realizza una sorta di inquieta meditazione lirica in accenti di una plausibile e persuasiva medietà di tono. Il suo modo di osservare il mondo, di tentare una decifrazione della realtà, appare qui più libero e personale […] Uno dei temi circolanti in questi versi è d’altra parte proprio quello della distruzione e dell’autodistruzione, dell’autoannullamento, magari per implosione […] Laura Garavaglia non si muove mai a senso unico, ha la percezione della complessità inquieta del reale, vede “l’amaro e il dolce uniti”. Per questo è giusto leggerla con fiducia e attenzione.”
Maurizio Cucchi
LATITUDINE DELL’ESISTENZA
CHIARA E MARCELLO
Quando scrivete di matematica discreta
teorema degli spettri, della palla pettinata
simmetria astratta, teoria delle stringhe
penso a giochi di parole, lapsus calami, facezie scientifiche di giovani menti.
E invece, la mia ignoranza si fa greve.
Quel mondo altro, fatto di numeri, rapporti, unità di misura,
simboli d’incontestabili verità vorrei penetrare fino in fondo,
con mente rarefatta camminare sicura sulla perfetta via della razionalità.
L’ARCO
Mi sono chiesta se l’arco della vita
avesse un suo preciso orientamento,
se il tempo dilatasse in questo gioco
la sua ineffabile dimensione o la restringesse,
se i mille incontri di questo breve volo
avessero radici o fossero foglie fragili foglie
secche dopo un’effimera stagione di luce.
Dell’arco ho già percorso un lungo tratto.
Ma mentre scendo non ne vedo la fine.
L’AMARO E IL DOLCE
PIETRE E FARFALLE
Saliamo muti, il passo leggero
lungo il sentiero stretto che accompagna
le nostre rassegnate solitudini.
Pietre e farfalle ai lati di un deserto
di licheni e di arbusti contorti.
Sembra infinito questo nastro angusto di terra
lunga cicatrice nera che squarcia
il versante nord.
n infinito che ha limite in un punto preciso
su quella vetta coperta dall’inganno bianco di una nuvola.