Un gruppo di amici comaschi che fanno parte dell’Associazione “La Stecca” hanno preso l’originale iniziativa di creare, circa due anni fa, una loro compagnia teatrale, “Classe 1957”. Annalisa Galliano, avvocato e Rosa d’oro de La Stecca, spiega che l’idea è nata per raccogliere fondi a favore di associazioni impegnate nel mondo del volontariato. Un modo diverso e intelligente per stare insieme tra coscritti, donando il proprio tempo libero. Essere solidali con coloro ai quali il destino ha assegnato un percorso di vita oscurato dal buio della sofferenza e del dolore. Aiutare chi è meno fortunato di noi attraverso l’umorismo. È nato così un divertente spettacolo teatrale replicato più volte con successo, “L’Assemblea Cunduminiaal”, che verrà portato sulla scena martedì sera, alle ore 20. 30 alla sede de L’Ordine, in via Rovelli 4. Tratto da L’ORDINE del 21/11/2010.
Il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto a Mehala Onlus – Sostegno Infanzia e Famiglia, ente autorizzato per le adozioni internazionali e la promozione della cultura dell’adozione e dell’affido. L’Associazione si occupa anche di progetti di cooperazione internazionale, come il Progetto Bilogo di Olivia Piro, per la realizzazione di un centro sanitario in Burkina Faso. Il nostro mondo globalizzato ci impone quotidianamente di rapportaci e confrontarci con realtà e culture diverse dalle nostre, che sentiamo non più così lontane. Il continente africano, nella fattispecie, continua ad essere interessato da gravi tensioni politiche, scontri armati, violazioni diffuse dei diritti umani e instabilità politica in diverse aree. A patire questa situazione sono le fasce più deboli della popolazione, gli anziani, le donne, i bambini. Ecco perché è giusto e doveroso che ciascuno di noi, se non puòoccuparsi in prima persona di chi soffre, aiuti associazioni come Mehala, i cui volontari si impegnano per portare un miglioramento a coloro che vivono in condizioni disagiate. A volte, nel vortice dei nostri mille impegni quotidiani, nello scorrere sempre più veloce del nostro tempo, un po’ per viltà e un po’ per egoismo, ci dimentichiamo degli altri. Soprattutto se questi “altri” sono lontani. Questo spettacolo sarà un’occasione per offrire il calore della nostra solidarietà e aiutare chi soffre a migliorare le proprie condizioni di vita E lo faremo divertendoci, perché “L’Assemblea Cunduminiaal”, commedia in due atti in italiano e dialetto, è una pièce teatrale di grande comicità. Il regista e autore è Alfredo Caprani, direttore della compagnia teatrale “Città di Como”. I bravi neoattori si trovano a provare la sera, al termine di una giornata carica di impegni lavorativi e familiari. E’ difficile spogliarsi per alcune ore di quello che siamo o dobbiamo essere nella vita di tutti i giorni per indossare i panni, la maschera di personaggi in genere molto diversi da come realmente si è o si suppone di essere e mettersi alla prova calandoci in un’altra identità. Il che puòessere normale per chi è attore di professione, certo meno per chi lo è per diletto. Ma i “coscritti” de La Stecca sembrano orami aver acquisito dimestichezza con la scena. Sono davvero bravi. Ha inizio l’assemblea condominiale: uno dei momenti più tediosi e temuti nella vita di coloro che, proprietari di un appartamento, devono dividere con altri spazi comuni, grane da risolvere riguardo a infiltrazioni, caldaie che non funzionano, orari da rispettare riguardo ad attività domestiche particolarmente rumorose (per esempio battere i tappeti) o ai giochi accompagnati da inevitabili schiamazzi dei bambini in cortile, obblighi relativi a dove e come parcheggiare auto, sistemare sacchi della pattumiera, tenere a bada gatti, cani e via dicendo. Spesso, e non c’è da meravigliarsi, si trasformano in una sorta di metafora dei vizi e delle miserie umane; momenti in cui dare sfogo, a volte senza ritegno, ad antipatie e rancori nei confronti di coloro che pensiamo turbino il nostro modo di vivere, violino in qualche modo la nostra privacy all’interno dei metri quadrati che ci appartengono, separati da quelli del vicino da pianerottoli sempre troppo angusti o da pareti sempre troppo sottili. In particolare quando dobbiamo accettare di condividere litigi domestici, decibel all’ennesima potenza che rimbombano musica o programmi televisivi, odori di cucine non proprio leggere, e via elencando alcuni dei motivi più frequenti che innescano la pericolosa miccia del “cattivo vicinato”. I simpatici attori della Compagnia “Classe 1957”, hanno la smagata capacità di ridere e far ridere di queste meschinità della vita quotidiana. L’arma dell’ironia è senza dubbio quella apparentemente più innocua, in realtà la più efficace nel colpire a fondo i peggiori sentimenti che allignano nell’animo umano. Una serata di divertimento assicurato. E un’occasione da non perdere per aiutare chi, purtroppo, non ha né motivo, né occasioni di divertimento.