Tanti sono i film ambientati nel Comasco e raccolti in un volume che ne descrive le bellezze attraverso gli occhi dei registi, da Soldati e Visconti fino a George Lucas.
Conoscere il Lario attraverso il cinema: un’idea originale quella di una guida “visiva”, “Le stelle del Lago di Como”, testi a cura del giornalista Pietro Berra e promossa dalla Camera di Commercio in collaborazione con l’ Amministrazione Provinciale di Como. Attraverso foto tratte da quindici film d’autore, veri e propri “cult movie” girati sul lago e nella nostra Provincia, la guida offre a turisti italiani e stranieri la possibilità di apprezzare alcuni degli scorci più suggestivi del nostro territorio. Panorami imprendibili che hanno ispirato, oltre a scrittori poeti e artisti famosi, anche tanti registi di eccellenza, come Luchino Visconti, Dino Risi, Woody Allen, George Clooney (diventato ormai quasi un’icona lariana) che vi hanno trovato un set cinematografico naturale. Il cinema, moderna forma d’arte, ha così contribuito ad ampliare la fama di uno dei paesaggi più belli del mondo. Un viaggio tra film di ieri e di oggi e anche una “rilettura” dei luoghi lariani e di molte località della provincia di Como che invoglia anche chi già li conosce a tornare a rivederli. Perché ogni volta, complici i colori delle stagioni, il tempo, la luce, sembrano sempre diversi e ricchi di fascino incomparabile. E tante curiosità legate alle vicende degli attori protagonisti dei film, particolari inediti, notizie storiche e di costume che l’autore della guida ha con pazienza collezionato, selezionato e alla fine riportato tra le pagine. Tra i cult di registi italiani, spicca “Malombra” (1942), di Mario Soldati, tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Fogazzaro e girato in gran parte nell’affascinante Villa Pliniana, una delle più famose al mondo, dove hanno soggiornato Stendhal, George Gordon Byron, Ugo Foscolo e lo stesso Antonio Fogazzaro. La villa e il panorama del primo bacino del lago fanno da sfondo e si intrecciano con la tragica vicenda della enigmatica protagonista, Marina di Malombra, interpretata da una splendida Isa Miranda. La guida riporta poi alcune immagini tratte da “Una vita difficile” (1961) di Dino Risi, con un cast di attori di prim’ordine, tra cui spicca un grande Alberto Sordi nel ruolo di ex partigiano dalla personalità integerrima, uomo di sinistra idealista e speranzoso in un futuro privo di corruzione. Gran parte delle sequenze del film sono state girate nel paese di Lenno, tra il suggestivo lungolago e la piazza XI Febbraio, davanti al Battistero di San Giovanni e sui monti circostanti, a Cerano Intelvi. E come dimenticare “Rocco e i suo fratelli” (1960), di Luchino Visconti, regista che amava il lago di Como, dal momento che Villa Erba, a Cernobbio, era di proprietà della sua famiglia e vi aveva trascorso gli anni migliori della sua giovinezza,. Vi ospitò, in età matura amici e colleghi tra cui Franco Zeffirelli, Alain Delon, Hemult Berger, come ricorda l’autore della guida. Indimenticabili le scene, fissate nelle foto in bianco e nero, in cui Nadia (Annie Girandot ) illustra a Simone (Renato Salvatori) il lusso e l’eleganza dell’Hotel Grand Bretagne di Bellagio e quella del bacio tra i due amanti sul lungolago della “perla lariana”, che fu “galeotto” in quanto i due attori si innamorarono sul set lariano e si sposarono. “L’intera sponda occidentale del lago di Como, con le sue strade strette e l’atmosfera malinconica, fa da teatro naturale al tentativo di fuga di Mussolini e alla sua cattura” osserva Berra nella descrizione dei luoghi dove il regista Carlo Lizzani ha girato il film “Mussolini ultimo atto” (1974), con un eccezionale cast di attori tra cui Rod Steiger (che interpreta il Duce), Lisa Gastoni (nei panni di Claretta Petacci)Henry Fonda, Franco Nero, Lino Capolicchio. E, con un salto generazionale, ecco le immagini tratte dal divertente e “politicamente corretto” film di Checco Zalone “Che bella giornata”, (2011) con una scena girata sulle sponde del lago di Alserio. Tra canneti e uccelli acquatici, il goffo e ignorante Checco (Zalone) ha invitato a un pic- nic la ragazza araba di cui si è innamorato, Farah (Nabiha Akkari) e rimedierà una magra figura gettando alle anatre, credendolo pastura, il cous cous preparato dalla ragazza per l’occasione. Tra i film stranieri, una vera chicca è rappresentata dalle immagini tratte da “Il labirinto della passione” (1925), primo film girato da Alfred Hitchcock come regista. Sono immortalati angoli del parco di Villa d’Este e scorci dell’Isola Comacina e dell’ abitato antico di Nesso. Lo splendore delle antiche e sontuose Ville del Lario ha fatto da sfondo a molti film stranieri, in particolare americani, girati negli ultimi anni. Come non ricordare, per esempio, la famosa scena del bacio tra Padmè e il giovane Anakin Skywalker, sposi novelli, tratta dal cult di fantascienza “Guerre Stellari II” (2002) di George Lucas. L’immagine dei due giovani è incorniciata dalla loggia della settecentesca Villa Balbaniello, a Lenno, e anche altre scene del film sono girate nella stupenda dimora. E poi gli scorci di Villa d’Este, immortalati nel film l’ombra del sospetto” (2008) del regista Richard Eyre; di Villa Gaeta, a San Siro, in Alto Lago, simile a un castello, dove è stato ambientato Casino Royale (2006) di Martin Campbell, con Daniel Craig che veste i panni dell’intramontabile James Bond, l’agente 007; “Ocean Twelve”, (2004) di Steven Soderbergh con George Clooney. girato su Lago di Como di cui offre diversi scorci, oltre a vedute di Villa Erba, il film ha reso ancora più famosi e apprezzati i panorami del nostro lago tra gli stranieri grazie anche a Clooney, che dal 2002 ha acquistato la splendida Villa Oleandra a Laglio, ospitando molti suoi amici e colleghi tra cui, durante le riprese del film, Julia Robert e Brad Pitt. Questi sono solo alcuni dei “sacri mostri” del cinema che hanno scelto di ambientare le loro opere nella nostra Provincia e in particolare sulle sponde del nostro lago e sui monti che lo circondano. “Le stelle del lago di Como” offre una panoramica completa dei film che vedono il nostro territorio fare da magnifico sfondo a vicende drammatiche, comiche, di azione, fantascientifiche a mostrare come la bellezza di un luogo possa essere declinata in tante forme d’arte. (Tratto da L’Ordine del 25 Gennaio 2012)