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FESTIVAL MONDIALE DI POESIA “MIHAI EMINESCU”- CRAIOVA, 16 – 18 SETTEMBRE 2014
Pubblichiamo un articolo sul Festival Mondiale di Poesia “Mihai Eminescu” che si è tenuto a Craiova, in Romania, dal 16 al 18 settembre. Un´occasione per incontrare tanti nomi importanti della poesia a livello internazionale. Buona lettura!
Arrivo a Craiova in un piovoso pomeriggio di settembre.
All’aeroporto, ad aspettarmi, c’è Ion Deaconescu, brillante organizzatore del
Festival Mondiale di Poesia “Mihai Eminescu”, al quale sono stata invitata,
insieme ad altri poeti, tra i quali il mio amico Germain Droogenbroodt. Da
perfetto padrone di casa, mi offre una rosa: un gesto di sensibilità e
gentilezza che ho gradito moltissimo. Arrivo in albergo, dove subito la
direttrice mi chiede se desidero pranzare (sono ormai le 15 passate). Mi
basterebbe un tramezzino e invece vengo accolta in un elegantissimo salone
ristorante, dove mi viene servito un pasto gustoso e fin troppo abbondante per
me. Pranzo insieme ad una altro bravo poeta italiano, Gaetano Longo, Direttore
Artistico del Premio Internazionale Trieste Poesia. Dopo essermi rinfrescata nella mia camera,
confortevole e silenziosa, scendo nella hall dove incontro gli altri poeti
partecipanti. Già sapevo, dal programma, che avrei avuto la splendida occasione
di conoscere a questo Festival alcuni tra i migliori rappresentanti della
poesia contemporanea a livello mondiale, tra i quali la canadese Nicole
Brossard, il neozelandese Michael Harlow, il senegalese Amadou Lamine Sall,
l’estone Jüri Talvet, lo spagnolo Justo Jorge Padrón, il norvegese Knut Ødegård.
Ne ho avuto la conferma durante i reading di poesia che si sono tenuti durante
i tre giorni in cui si è svolto il Festival. Sin dal primo giorno ho avuto modo di apprezzare
la perfetta organizzazione di questo evento dedicato alla poesia che credo,
senza esagerare, sia uno dei migliori in Europa e destinato a crescere sempre
più, anche in vista della celebrazione di Craiova a “Capitale della Cultura
Europea”nel 2021. Recitare i propri
versi sul palco del Romanian Opera of
Craiova è stata un’emozione unica. E, dato che il suono e il senso,la poesia e
la musica, hanno una comune origine, le poesie sono state accompagnate da brani
di musica classica eseguiti da uno straordinario Quartetto d’archi. A darci il
benvenuto a Craiova è stato il sindaco, Lia Olguța Vasilescu, una giovane
signora ricca di fascino, elegantissima nel tallieur nero di seta: il Comune di
Craiova ha sostenuto il Festival insieme ad altri enti pubblici e privati. Dal
momento che anche io organizzo a Como, la città dove vivo, “Europa in versi”un
festival annuale di poesia, ho pensato, con rammarico, a come vorrei che anche
nel nostro Paese le istituzioni fossero più sensibili alle diverse forme di
cultura. Soprattutto alla poesia, che è l’unica forma d’arte a poter ridare
valore alle parole che nella nostra epoca sono state violentate, private del
loro significato, svilite. Questo ha
provocato un grave impoverimento del linguaggio, soprattutto tra i giovani: per
questo motivo ho molto apprezzato la lettura che abbiamo fatto al Collegio
Nazionale “Fratii Buzești” davanti ad un pubblico di adolescenti attenti e
partecipi. Sono convinta che la poesia riesca a raggiungere anima e mente dei
giovani in modo molto più incisivo che negli adulti: la poesia penetra sino al
cuore d’oro delle cose e questo è ciòdi cui le nuove generazioni hanno
bisogno. Abbandonare la superficie, per andare in profondità. è una forma di
conoscenza della realtà, offre la possibilità di esplorare il mondo, la natura,
l’universo, come, in altro modo, fa la scienza. Interessanti, poi, gli incontri
organizzati durante il Fsetival: in particolare la presentazione di
un’antologia mondiale di poeti, che
comprende voci importanti della poesia contemporanea, come Casimiro de Brito,
Yves Bonnefoy, Evgheni Evtuşenko e un incontro sulla poesia nell’epoca di
internet, argomento di grande attualità e di fondamentale importanza per il
futuro del linguaggio poetico. Non sono mancati momenti “ludici”, che i poeti
apprezzano molto, dato che vivono intensamente, nel buio e nella luce, ogni
attimo della vita. Così abbiamo
degustato dell’ottimo vino ascoltando musiche folkloristiche al Ristorante
“Epoca”, locale elegante e tipico, accolti dalla proprietaria e da un simpatico
e coinvolgente sommelier. Ma il momento
più bello l’abbiamo vissuto l’ultimo
giorno: abbiamo visitato a Craiova il Museo d’Arte, che raccoglie (poche) ma
straordinarie sculture del grande artista Costantin Brâncuşi e nella cittadina
di Târgu Jiu, abbiamo potuto ammirare le grandi sculture del Museo all’aperto
sempre dedicato a questo genio della scultura, ripercorrendo idealmente il
momento della creazione dell’uomo, della natura, del Cosmo. Un luogo carico di
simboli, nel quale, dimenticando per un momento il frastuono che nella vita
accompagna ognuno di noi, è possibile per un momento percepire il suono del
silenzio, a cui ormai siamo sordi. Ci siamo poi trasferiti nella bellissima e
dolce campagna della Romania, tra boschi e prati, dove magicamente sorge in mezzo
al verde l’Hotel Sara. Qui, alla sera, tra canti e balli attorno al fuoco,dopo
aver cenato tutti insieme assaggiando piatti tipici del Paese, si è creata
un’atmosfera magica, probabilmente irripetibile. La poesia è anche, anzi, soprattutto
questo: saper assorbire e vivere ogni momento della vita, assaporandone i
colori,i suoni e i sapori. Il resto, parafrasando Verlaine, è letteratura.Laura Garavaglia