Grazie a Martina Sangalli per questo articolo sul Giornale di Cantù on line
La poesia pubblicata sul sito:
Yusuf
Yusuf siede accanto a sua madre, il corpo riverso nel campo
La luce del sole ora taglia lo sguardo bambino.
Al mattino i lampi nel cielo, il boato:
forse un temporale, ma senza la pioggia
che scioglie la terra in mille rigagnoli scuri.
La guerra cancella i confini del senso.
E forse era un gioco, sua madre dormiva
le braccia incrociate sul ventre da ore
e non si svegliava.
E nella voragine nera finite
le povere cose di casa.
Yusuf non sa ancora, il padre
e il fratello uccisi lontano
oltre le dune di sangue
dall’alba al tramonto.
Sua madre narrava
racconti d’amore e di pace.
Yusuf ora attende la sua voce.